sabato 25 agosto 2007

Ubiquità

Monito per il mondo intero: non fate come me!!!! Mi raccomando!
Ho appena preso un impegno per sabato... mi è stato chiesto di suonare ad un matrimonio, niente di strano no? Ho accettato volentieri! Solo adesso metto a fuoco che giorno è sabato: è il compleanno di mia sorella e lei avrebbe voluto fare un bel giro in qualche bel posto, comprensibile, è per questo che ancora non ho risposto ad una amica che mi ha chiesto di andare in montagna da lei per il week end... tra l'altro questo sabato devo tenere aperto un negozio e ancora non so se troverò un sostituto...
Spesso mi è capitato di desiderare l'ubiquità... ma essere in un paio di posti contemporaneamente questa volta non gioverebbe... mi dovrei dividere in 4!!!! Ho tanto proclamato l'errore della fretta e dello stress, del voler fare troppe cose insieme, degli impegni che non lasciano spazio etc etc etc.... beh predica bene e razzola male, è proprio il caso di dirlo per correttezza dei pochi che ancora leggono il mio blog ogni tanto....

NB: sono settimane che il sabato mi alzo alle 10 perchè non ho niente da fare... me la caverò... ne sono sicura...quasi...

On a day like today

Free is all you gotta be Libero, è tutto ciò che devi essere
dream dreams no one else can see sogna sogni che nessun altro può vedere
sometimes ya wanna run away qualche volta vorresti correre via
but ya never know what might be ma non sai mai cosa può
comin' round your way ya ya ya arrivare sulla tua strada ya ya ya

On a day like today in un giorno come oggi
the whole world could change l’intero mondo potrebbe cambiare
the sun's gonna shine il sole splenderà
shine thru the rain splenderà attraverso la pioggia
on a day like today in un giorno come oggi
ya never wanna see the sun go down non vorresti mai vedere il sole tramontare
ya never wanna see the sun go down non vorresti mai vedere il sole tramontare


Somewhere there's a place for you da quanche parte c’è un posto per te
I know that you believe it too so che lo credi anche tu
sometimes if you wanna get away qualche volta se vuoi andare via
all ya gotta know tutto quello che devi sapere
is what we got is here to stay è che quello che abbiamo è qui per restare
all the way in ogni caso

On a day like today in un giorno come oggi
the whole world could change l’intero mondo potrebbe cambiare
the sun's gonna shine il sole splenderà
shine thru the rain splenderà attraverso la pioggia
on a day like today in un giorno come oggi

no one complains nessuno si lamenta
free to be pure libero di essere puro
free to be sane libero di essere sano
ya never wanna see the sun go down non vorresti mai vedere il sole tramontare
ya never wanna see the sun go down non vorresti mai vedere il sole tramontare


Free is all we gotta be liberi è quello che dobbiamo essere
dream dreams no one else can see sognare sogni che nessun altro può vedere
but ya never know what might be ma non saprai mai quello che potrà
comin' for you and me arrivare per me e te
ya it's gonna be quello che dovrà essere

on a day like today...

In un giorno come oggi il mondo potrebbe cambiare... è un giorno in cui ti senti bene... punto! E' una canzone di Bryan Adams, a me sembra tanto spensierata... esprime bene quel sentimento di quando ti alzi la mattina e ti stiracchi pronto per una nuova giornata, o quando canticchi in giro per casa motivetti non troppo impegnati... un giorno in cui sei felice di quello che hai e di quello che sei, felice di essere libero, di avere sogni che nessun altro può vedere...

giovedì 23 agosto 2007

Il paradosso

Quale assurdo paradosso si svolge nella vita; sembra esserne sostanzialmente intrisa ella stessa, e sottostare inerme alle strane leggi di questa nuova e atipica metafisica così diversa da quelle che sono le espressioni più manifeste della mondana quotidianità. Ed è così che scavando sempre più a fondo, il pensiero si eleva sempre più in alto, per vedere da una nuova prospettiva il mondo nelle sue reali proporzioni, in un moto che sembra contraddire le ferree leggi della natura a noi ormai così familiari…

martedì 14 agosto 2007

Male?

Dopo la tempesta il sole fa di nuovo capolino tra le nubi ancora grigie, un tempo cariche di tuoni, grandine e fulmini spaventosi e fragorosi. Avevi provato ogni strategia, eri stato attento ad ogni dettaglio, ma ti sei scontrato contro una muraglia troppo solida e compatta; la battaglia sembra lontana dalla tua portata, ma non ti puoi arrendere. Quando allora ti accorgi di non poter vincere con le tue sole forze, ecco che interviene qualcun altro; lo guardi agire con stupore, come se fosse uno sconosciuto, come se stessi vedendo tutto ciò per la prima volta. Uno sguardo attento e ti rendi conto che non è un estraneo… è lui che ha lenito le tue ferite fino ad ora, lui che ti rincuorava negli inutili affanni in cui ti stavi lanciando, lui ti rassicurava davanti al nemico… e ti accorgi di una presenza costante; ben poca cosa sono le nuvole, se si considera il sole dietro di loro… che sbuca ogni tanto inaspettatamente quasi a dire: “Coraggio, abbi fiducia, lo sai che sono sempre qui…”
E il rombo dei tuoni affievolisce; già si percepisce la pace e la serenità di una nuova giornata accarezzata dolcemente dai raggi del sole, cullata dal suo calore, rinfrancata da quella fresca brezza che ha spinto via la tempesta…

venerdì 3 agosto 2007

Male

Strano come il male e il dolore abbiano un apparenza ingannevole: da lontano sembrano delle entità dignitose, che richiedono il coraggio dei forti, i quali nel confronto escono vittoriosi: dei veri eroi, che combattono contro il male. Chi di noi non ha mai sognato di essere tra questa schiera di trionfanti paladini? Sprezzanti del pericolo, resistenti al dolore fisico, impavidi di fronte alla minaccia di morte, fieri e resistenti anche nella prova morale…
Tu che dall’altra parte dello schermo stai scrutando queste parole con fare dubbioso, non puoi negare di essere stato anche tu, almeno una volta, un valoroso cavaliere del bene senza macchia e senza paura in uno dei tuoi sogni più audaci…
Poi un bel giorno quel male ti arriva addosso veramente, basta la morte di una persona conosciuta, o rimanere inguaiati a causa di un gesto stupido, è sufficiente il passo falso di un amico, o una questione assurda che ti arriva addosso senza nessun motivo apparente. E spariscono tutti i valorosi guerrieri e gli eroi e ti ritrovi davanti al nulla, davanti ad un qualcosa di sconosciuto che sempre avevi sottovalutato, davanti ad una “cosa” che non sai nemmeno bene come definire, ma che si porta appresso solo tanto freddo; ha perso tutta la sua promessa di gloria, e ora lo vedi per quello che è: non ha più quella parvenza di fierezza, non ha decoro né onore… è brutto! Riscopriamo quella parolina ingenua tanto usata da bambini, e insieme quell’emozione primordiale che ci portiamo dietro; sì lo avevamo già capito come funzionava, ma abbiamo preferito indorare la pillola con qualche bel film epico, ora ecco che riaffiora: è brutto! È male! È pesante ma ti crea un senso di vuoto dentro, è insipido eppure lascia l’amaro in bocca; è reale, forse troppo, invece un senso di incredula irrealtà lo avvolge…
E dove sono finiti gli eroi? Sono stati i primi a darsela a gambe e ti hanno lasciato lì da solo, senza scudo né armatura, niente spada, nemmeno una freccia nella faretra… Sei solo tu…ti guardi attorno, non puoi scappare, non c’è alcun luogo ove nascondersi, sai che sul tuo avversario non hai nessun potere e allora cosa fare? Arrendersi e soccombere? Giammai! Ma come lottare contro questo nemico? Con quali armi? Tutt’a un tratto ogni strategia che ci viene in mente sembra inadeguata…
Chi può vincerlo? E come?

mercoledì 1 agosto 2007

Silenzio!

Il silenzio… sembra indicare una condizione ben specifica questa parola: l’assenza di suoni, di parole, eppure in queste tre sillabe è nascosto qualcosa di molto più complesso…
Ci sono diversi tipi di silenzio; così tanti che è quasi sbagliato chiamarli tutti con un solo termine: c’è il silenzio dell’interrogato all’esame: quando nella testa hai il vuoto e non riesci a pensare assolutamente a nulla (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale); il silenzio dei passeggeri della metropolitana, che sembrano essere in stand-by, e non è del tutto vero che ognuno sta pensando agli affari propri, spesso non si sta pensando per niente. Il silenzio di un amico che ti consola e che sa che la sua presenza in quel momento vale più di 1000 parole; il silenzio di quando ti metti a meditare, e rimugini idee per ore, tanto che nella tua testa c’è di tutto tranne che silenzio; il silenzio di fine giornata quando nel letto ascolti il ronzio delle terminazioni nervose simile a quello di una radio a volume bassissimo non sintonizzata, e ascolti il proverbiale “suono del silenzio”mentre aspetti di addormentarti. Il silenzio di due innamorati che comunicano col cuore e non più con le parole; è un silenzio caldo e accogliente, di intesa. Il silenzio nell’adorazione, che è ascolto , svuotamento di se, in vista di un incontro… E il silenzio di quell’incontro: un silenzio che può diventare tanto denso e reale da poterlo quasi toccare; è il silenzio dell’incontro con Dio; un Dio silenzioso, che però non tace. Un Dio che ad una prima analisi superficiale sembra quasi non esserci… ma che si manifesta in tutta la sua divinità proprio in quel silenzio…