martedì 30 settembre 2008

Difficoltà

Le difficoltà quotidiane sono solamente la brutta confezione dei doni più belli.
A volte di fronte ai problemi e alle fatiche viene voglia di scappare per evitarli; se solo avessimo il coraggio di accoglierli con fiducia, presto o tardi si schiuderebbe il loro significato profondo e gusteremmo delle vere prelibatezze...

domenica 21 settembre 2008

Pace

Mai come oggi ho riflettuto sulla pace... Non la pace nel mondo, nemmeno la pace come assenza di conflitti con il vicino di casa, ma la pace del cuore...
Mi era stato detto molte volte che "la pace parte dentro di noi"; parole che risuonavano piacevoli nella mente come i messaggini dei baci perugina: un bel pensiero che si esaurisce in un niente dopo qualche minuto.
Differente è vedere con i propri occhi la pace violata e percepire con tristezza che la causa principale di tutto è una mancanza di serenità e di pace (appunto) nello sguardo e nel cuore.
E vengo inesorabilmente condotta a ripensare a tutti gli attriti nei quali sono stata coinvolta, o ai quali ho assistito mio malgrado, a quelli che ho provocato, a quelli che ho subito...
Sarebbe più semplice se fossero stati tutti causati da un interesse corrotto, da pura cattiveria, da smanie di potere, coscenti e consapevoli; eppure tutto è celato, sfumato e nascosto all'interno del cuore.
C'è chi è sempre in lite con il mondo, mai soddisfatto, nè del proprio lavoro, ma soprattutto di quello degli altri; sempre inqueto, appesantito da un giogo che lui stesso si è costruito; e non vede ad un palmo dal naso; non vede altro che le proprie idee, i propri schemi, quello che dovrebbe essere e non è (secondo lui), quello che è stato e non è più...
E tutto concorre a peggiorare la situazione in un circolo vizioso di rimpianti, e dove l'altro non corrisponde i nostri desideri maniacali, vediamo ostacoli, nemici, avversari.
Occorre allora, per il bene nostro e degli altri, purificare il cuore e lo sguardo da ciò che non è importante e che così spesso ci ingombra i pensieri trascinandoci in logiche distorte; privilegiare la persona dell'altro riconoscendo in lui un altro me stesso, piuttosto che sottolineare i suoi errori e i suoi difetti; come faresti con un amico! Accogliendolo così com'è, consapevole dei suoi limiti, ma anche dei suoi pregi, seppur a volte nascosti ad un primo sguardo.
Allora prendono senso tutte quelle prediche più volte ascoltate e capiamo perchè è importante partire da se stessi per costruire un mondo di pace.

venerdì 19 settembre 2008

Impressioni di Settembre

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odore della terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là
sembra quasi un mare l'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda...

Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me.
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono solo, solo il suono del mio passo.
e intanto il sole tra la nebbia filtra già
il giorno come sempre sarà.

(PFM)

venerdì 5 settembre 2008

Ciò che conta

Ho scritto questo post almeno in sei modi differenti; digitavo in fretta; perchè vivido e ben presente nella mente e nel cuore quello che volevo comunicare. Poi però rileggendo ho instintivamente appoggiato il dito su un singolo tasto... parole eliminate, o forse solo messe al sicuro; è almeno la terza volta di fila che mi succede; se continuo così probabilmente chiuderò il blog.

Coglierò l'occasione per tacere e ascoltare ancora una volta parole vive; così vere e attuali che non vale la pena di aggiungervi nulla. Non ho niente da dire io; ma come al solito, solo da imparare...

"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova."

(1 Cor 13,1-3)