martedì 22 dicembre 2009

Stelle

Avevo giusto un sacco di strisce colorate ricavate dai ritagli dei calendari che avevo costruito in precedenza... adesso che ho scoperto questa tecnica così semplice e divertente...
PS (se all'inizio inserite un nastro con un nodino facendolo fuoriuscire da uno spigolo e tenendolo fisso durante la piegatura, potrete appendere le stelline!)
Sto già riempiendo la casa!!!




martedì 15 dicembre 2009

Ortone e il mondo dei Chi


Ho visto oggi questo cartone animato, simpatico e vivace, ma al tempo stesso ricco di spunti non solo per i piccoli, ma anzi...
La cangura che afferma decisa:"Se non puoi vedere, udire o toccare una cosa, allora non esiste!" e che cerca di mettere i bastoni fra le ruote a Ortone che non vuole far altro che aiutare i cittadini di Chi-non-so che vivono in un granello su un fiore, a trovare un posto stabile che gli permetta di vivere sereni; Ortone che non scende a compromessi con nessuno, per nulla disposto a barattare il fiore che custodisce con cura (nonostante la sua delicatezza da pachiderma) perchè "Ci sono delle persone su questo granello, saranno pure minuscole, ma una persona è importante, pur piccola che sia!"... e già solo su questo ci sarebbe da pensare per un bel po'...
Ho scoperto che il film è stato tratto da un libro scritto cinquant'anni fa dal Dr. Seuss (Ortone e i piccoli Chi); credo a questo punto che valga la pena leggerlo!

giovedì 27 agosto 2009

Cartolina

Questa è la cartolina delle mie vacanze!
In ordine da alto a sinistra: 
1.Gabbiani a Lido Adriano (Ravenna)
2.Bagnasciuga Lido Ad.
3.Piazza Assisi
4. San Rufino (Assisi)
5.Mare (Lido Ad.)
6. Mare (Lido Ad.)
7. Grotte di Frasassi
8. Ombrelloni Lido
9. Abbazia di San Vittore alle Chiuse (Genga)

domenica 5 luglio 2009

passerotto?

E tu chi sei? 
Un'altra famigliola di volatili ha messo nido sul piracanta, che inizia a diventare un po' affollato, e un altro piccolo inizia a fare i suoi primi saltelli nei vasi di papà.
Se andiamo avanti così apriamo un centro di ornitologia in giardino... 

lunedì 15 giugno 2009

Piccoli merli crescono



Un altro piccolo amico che ha trovato rifugio nel nostro giardino... 

domenica 19 aprile 2009

Animale o vegetale?

Sono stata piacevolmente stupita dai bimbi di prima elementare (non è la prima volta, e nemmeno l'ultima credo...); questa volta eravamo alle prese con il compito di scienze nell'ora di doposcuola: c'era una serie di cose (elefante, topo, banana, carota...) e loro dovevano inserirle nella colonna Animali o Vegetali. Fin qui niente di strano e niente di nuovo, anzi, anche quelli un po' meno svegli hanno inserito in modo corretto elefanti, gatti e insalate...

Ad un certo punto una manina alzata richiama la mia attenzione... "Questo non si può fare!" indica col dito il disegno del bambino posto tra le altre immagini... io provo a indirizzarlo: "Secondo te è un animale o un vegetale? Si muove, cresce, corre..." e dall'altra parte un visino indignato mi istruisce: "Non è un animale: è una persona!"... e così gli altri cinque bimbi che sono venuti a fare i compiti l'ora dopo. Può sembrare banale e scontato, ma mi è parso curioso constatare che l'essere umano si percepisca come non appartenente al regno animale; non solo come un animale diverso da tutti gli altri, ma come altro rispetto ad un animale che non è "persona". E tutto questo in modo pressochè istintivo, ancora prima di possedere concetti complicati a riguardo del pensiero, della ragione, della creatività, dell'anima...
Come se fossero da sempre a conoscenza di un "di più"; uno scarto che va ben oltre una differenza di linguaggio e di aspetto fisico.

Magari esagero, ed è solo il riflesso della nostra società che ci fa sentire del tutto alieni alla vita della natura, oppure può trattarsi di una primordiale idea della dignità dell'essere umano, creato ad immagine stessa del Creatore e destinato a non accontentarsi di sopravvivere senza una meta...

mercoledì 8 aprile 2009

Amorevolezza, Ragione, Religione

Lui (6 anni) litiga con gli amici, gli hanno tirato un calcio che forse in fondo si è anche andato a cercare... non è la prima volta che succede oggi pomeriggio; esplode ed esclama:
"Non mi vuole nessuno!"
E piangendo si allontana in un angolo del cortile.
Vado a prenderlo, e poichè mi ha fatta spazientire parecchio oggi (e so che la colpa era anche sua) mentre mi avvicino mi ripeto "Amorevolezza e Ragione" due colonne del sistema preventivo di don Bosco, che condivido appieno (la terza è "Religione" che io avevo scartato per l'occasione perchè temevo di fare moralismi vuoti...). Mi siedo accanto a lui e al posto di sgridarlo e dirgli di tornare a giocare, gli chiedo cosa è successo, perchè sta piangendo... gli offro un fazzoletto e cerco di fargli capire che anche lui ha sbagliato...
Da dietro l'angolo sbuca una faccina curiosa: Lei (6 anni) mi ha seguita nonostante le avessi detto di continuare a giocare con gli altri; si avvicina a Lui, lo guarda negli occhi; e dolce ma risoluta gli dice: "Ti ricordi che oggi ci hanno detto che bisogna perdonare gli altri?" (abbiamo fatto la via crucis organizzata dalle quinte elementari questa mattina...)
L'ho guardata con dolcezza nella sua semplicità, considerandone l'ingenuità, ma con mia sorpresa, Lui si blocca; si soffia il naso, asciuga le lacrime e torna a giocare...
Rimango a bocca aperta...
Lei ha capito il sistema preventivo meglio di me...

mercoledì 18 marzo 2009

Disillusi?

Si sente tanto pessimismo a riguardo dei giovani: senza interessi, senza valori, senza futuro. Eppure al di là del luogo comune, sono ancora dei sognatori: credono che c'è una possibilità; non sono ancora disillusi da quello che si dice essere la realtà delle cose, e sono convinti che le cose possono davvero cambiare in quel domani in cui loro saranno grandi, quello che sarà il loro domani. Non hanno ancora niente da perdere, che possa farli desistere dai loro desideri, forse un po' megalomani, ma sinceri.
Cosa succede dopo? Perchè si smette di credere nei sogni? Quando ci si sente troppo "grandi" per compromettersi?
Con questo non intendo dire che la vita sia solo rose e fiori, sogni e ideali; ma che forse al contrario c'è da riscoprire un po' quel sano gusto del rischio, dell'essere disposti a pagare in prima persona per quello in cui si crede, al posto di mimetizzarsi in una ricostruzione appiattita della realtà, dove il rischio sparisce insieme all'assenza di azione: nessuna responsabilità e nessuna possibilità di errore... sana disillusione nei confronti di utopie irraggiungibili o tentativo di giustificare una fuga dettata dalla paura di essere davvero se stessi?

domenica 11 gennaio 2009

A volte ritornano


Le nevicate della scorsa settimana ci hanno riportato un amico di vecchia data che è tornato a cercare riparo... e briciole!