mercoledì 18 marzo 2009

Disillusi?

Si sente tanto pessimismo a riguardo dei giovani: senza interessi, senza valori, senza futuro. Eppure al di là del luogo comune, sono ancora dei sognatori: credono che c'è una possibilità; non sono ancora disillusi da quello che si dice essere la realtà delle cose, e sono convinti che le cose possono davvero cambiare in quel domani in cui loro saranno grandi, quello che sarà il loro domani. Non hanno ancora niente da perdere, che possa farli desistere dai loro desideri, forse un po' megalomani, ma sinceri.
Cosa succede dopo? Perchè si smette di credere nei sogni? Quando ci si sente troppo "grandi" per compromettersi?
Con questo non intendo dire che la vita sia solo rose e fiori, sogni e ideali; ma che forse al contrario c'è da riscoprire un po' quel sano gusto del rischio, dell'essere disposti a pagare in prima persona per quello in cui si crede, al posto di mimetizzarsi in una ricostruzione appiattita della realtà, dove il rischio sparisce insieme all'assenza di azione: nessuna responsabilità e nessuna possibilità di errore... sana disillusione nei confronti di utopie irraggiungibili o tentativo di giustificare una fuga dettata dalla paura di essere davvero se stessi?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le ultime due parole della tua bellissima riflessione forse sono la chiave per capire quanto un giovane, una persona possano investire nel sogno e nel rischio. Riuscire a scoprire chi si è veramente è già una buona impresa nella vita: non è così facile guardarsi dentro, definire con obiettività i tratti della propria personalità, riconoscere dove e come investire le proprie energie e su quali progetti. Forse è utile sapere che cercando di scoprire chi si è, via via si capisce dove ci porta la nostra anima e quali risorse possiamo investire. E’ vero, bisogna essere se stessi: sicuramente nelle piccole cose, nel quotidiano, nel lavoro, nelle relazioni…nell’amore. Forse serve anche rivedersi, confrontarsi: se mi prefiggo degli obiettivi e li raggiungo vuol dire che sono nella giusta rotta; altrimenti, devo ancora guardarmi dentro: questo, nelle varie fasi della vita. I sogni piacciono a tutti e ci fanno trepidare; la speranza di cambiare un po’ il mondo e il domani ci coinvolge davvero, ma se non sappiamo chi siamo non riusciamo neanche a cambiare un poco noi stessi. Tutti i giovani di oggi hanno dentro un potenziale personale e unico: devono cercare di dare frutti a se stessi e alla società. Di solito chi è in armonia con se stesso “sente” che il suo obiettivo è cosa buona e si mette alla prova per superare i rischi o anche per imparare dai propri errori. Dobbiamo anche ricordare che siamo un progetto di Dio e che dobbiamo capire che cosa ci chiede di realizzare giorno per giorno, momento dopo momento. Proviamoci e auguri!