sabato 27 dicembre 2008

E' NATALE!!!!

E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tieni la mano.
E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta che speri con quelli che disperano.
E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e le tue debolezze.
E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere in te
e poi lo doni agli altri.

(Beata Madre Teresa di Calcutta)
Tantissimi auguri!!!!!!!!!!!!
BUON NATALE A TUTTI!!!!

domenica 14 dicembre 2008

Nel mio tempo

è tanto che non scrivo, non perchè non abbia niente da scrivere, forse ho troppo... ma si fa avanti ormai con insistenza una nuova riflessione; legata ancora una volta al tempo, a questo tempo, nel quale viviamo, il tempo della nostra società, della nostra cultura...

Non posso più chiudere gli occhi e rifugiarmi in un tempo estraneo al tempo!

Ho sentito una canzone di Jovanotti: "Nel mio tempo" non condivido tutto il testo, ma in molti punti ricalca piuttosto bene quello che mi ronza nella testa da un po'... ne riporto solo alcune parti, anche perchè è molto lungo...



Questo è il mio tempo
E non è mio soltanto
In bilico tra stimolo e rimpianto
È un tempo ricco gravido di segni
Vuoto di senso e pieno di congegni
Che danno possibilità infinte
Una, nessuna, e centomila vite
Portici, vertigini, equilibri instabili
Appuntamenti non più rimandabili
Onde che se non surfi resti sotto
E non c’è aria e sembra tutto brutto
Sporcarsi la pelle, bruciarsi
Toccare le cose con mano
Trovare l’immagine e poi proiettarla lontano
Alzare bandiera a mezz’asta
Già prima di essere morto
Mi è sempre sembrato un errore
Non tengo la nave nel porto
E se la bonaccia lo impone
Non resto a guardare il soffitto
Sperando che cambi stagione
L’ho detto, e poi ho fatto speso il contrario
Perché sono un uomo qualsiasi
Un essere straordinario
Un essere straordinario

Sarà ricordata come l’epoca della tecnologia
Ma per me è soltanto l’occasione per vivere la vita mia
Nel mio tempo, fino in fondo
Nel mio tempo
Nel mio tempo, fino in fondo
Nel mio tempo

Questo è il mio tempo
È quello che accade
Frequento i deserti e le strade
Non trovo risposte immediate
Del resto nemmeno le chiedo
Però credo fosse un errore
Che gli uomini abbiano un grande valore
Che è espresso in pochissima parte
E tutto concorre a sedarti
Confonderti, omologarti
In casa, poi a scuola, poi fuori
Ci vogliono deboli e soli
Al massimo consumatori
Che hanno reazioni a comando
Capite voi quello che intendo?
Capite voi quello che intendo?


Questo è il mio tempo e spazio che divido
Con quello che mi sfida e che io sfido
Con quello che io accolgo e che mi accoglie
Con quello che io cambio e che mi cambia
Con quello che mi dona e che mi toglie
Con gli uomini, le macchine e le foglie
Restando in casa o attraversando soglie
Questo è il mio tempo, questa è l’occasione
Questo è lo spazio di contemplazione
È il campo di battaglia per l’amore
Il tempo di equilibrio e furore


Sarà ricordata come l’epoca della tecnologia
Ma per me è soltanto l’occasione per vivere la vita mia
Nel mio tempo, fino in fondo
Nel mio tempo
Nel mio tempo, fino in fondo
Nel mio tempo

venerdì 7 novembre 2008

Chiave di volta

Oggi scriverò solo una parola; la leggerò più volte, mi fermerò ad assaporarne tutto il significato che ha per me, per chi mi sta attorno; è una parola che mi sta perseguitando ormai da anni; forse ora inizio a coglierne la vera profondità e a gustarne la bellezza.
- FIDUCIA. -

giovedì 30 ottobre 2008

I ricordi

Il tempo modifica i ricordi... è proprio vero!
Mi ero costruita una storia alternativa, che esaltasse in particolar modo gli aspetti positivi di quella vicenda, ed era così anche quando la raccontavo agli altri... tutto molto, molto bello! Del negativo avevo fatto una caricatura che quasi aveva convinto anche me d'essere davvero poco rilevante, e quasi comica. Avevo incollato tra loro fotogrammi soddisfacenti e gli avevo appiccicato una nostalgica colonna sonora, e il tutto per crogiolarsi riguardando delle foto o chiacchierando con gli amici.
Sono bastati pochi minuti per smantellare tutto: un paio di video, emblematici, e tutto torna in mente, fin troppo bene; sguardi, parole... e ritorno per un'istante in quel tempo e in quel luogo, costretta dalle immagini che scorrono e che altro non sono se non una registrazione stessa del mio vissuto, uno specchio fedele della realtà che io ho distorto ed eliminato; che avevo cercato di cancellare perchè sgradevole e dolorosa. E tutto mi si riversa addosso di nuovo, ma in un solo istante, e ne vengo investita, come da un tir. E il riso divertito dei ricordi piacevoli che era appena spuntato sul mio volto, ad un tratto impallidisce mentre nasce dal profondo una sorta di rifiuto ne confronti di quello che vedo. Riemerge la verità dei fatti, in effetti un po' cruda rispetto alla mia favola dorata e affiora addirittura la rabbia e una sorta di risentimento, che non riconosco del tutto come appartenenti a me, emozioni quasi estranee; moti interiori dotati di vita propria, indipendente dalla mia volontà.
Davvero mi sono potuta ingannare a tal punto?
Forse si, ma forse qualcosa si può ancora salvare, e mi può ancora salvare... devo solo recuperare quello che mi ha permesso di vivere bene quei giorni; perle preziose, impagabili, che mi mettano al sicuro dal rancore che inevitabilmente mi nasce dentro, come antidoti ad un veleno dal quale non posso sottrarmi. Aggrappata a queste certezze, non ho più bisogno di crearmi una storia alternativa, edulcorata, dalla quale eliminare, più o meno consapevolmente, ciò che non mi piace come fosse il ciak errato di una pellicola ancora da montare, selezionando solo le scene migliori; ma consapevole della realtà profonda dei fatti accetterei serenamente ogni tratto del passato, per vivere bene il presente nella verità...

martedì 30 settembre 2008

Difficoltà

Le difficoltà quotidiane sono solamente la brutta confezione dei doni più belli.
A volte di fronte ai problemi e alle fatiche viene voglia di scappare per evitarli; se solo avessimo il coraggio di accoglierli con fiducia, presto o tardi si schiuderebbe il loro significato profondo e gusteremmo delle vere prelibatezze...

domenica 21 settembre 2008

Pace

Mai come oggi ho riflettuto sulla pace... Non la pace nel mondo, nemmeno la pace come assenza di conflitti con il vicino di casa, ma la pace del cuore...
Mi era stato detto molte volte che "la pace parte dentro di noi"; parole che risuonavano piacevoli nella mente come i messaggini dei baci perugina: un bel pensiero che si esaurisce in un niente dopo qualche minuto.
Differente è vedere con i propri occhi la pace violata e percepire con tristezza che la causa principale di tutto è una mancanza di serenità e di pace (appunto) nello sguardo e nel cuore.
E vengo inesorabilmente condotta a ripensare a tutti gli attriti nei quali sono stata coinvolta, o ai quali ho assistito mio malgrado, a quelli che ho provocato, a quelli che ho subito...
Sarebbe più semplice se fossero stati tutti causati da un interesse corrotto, da pura cattiveria, da smanie di potere, coscenti e consapevoli; eppure tutto è celato, sfumato e nascosto all'interno del cuore.
C'è chi è sempre in lite con il mondo, mai soddisfatto, nè del proprio lavoro, ma soprattutto di quello degli altri; sempre inqueto, appesantito da un giogo che lui stesso si è costruito; e non vede ad un palmo dal naso; non vede altro che le proprie idee, i propri schemi, quello che dovrebbe essere e non è (secondo lui), quello che è stato e non è più...
E tutto concorre a peggiorare la situazione in un circolo vizioso di rimpianti, e dove l'altro non corrisponde i nostri desideri maniacali, vediamo ostacoli, nemici, avversari.
Occorre allora, per il bene nostro e degli altri, purificare il cuore e lo sguardo da ciò che non è importante e che così spesso ci ingombra i pensieri trascinandoci in logiche distorte; privilegiare la persona dell'altro riconoscendo in lui un altro me stesso, piuttosto che sottolineare i suoi errori e i suoi difetti; come faresti con un amico! Accogliendolo così com'è, consapevole dei suoi limiti, ma anche dei suoi pregi, seppur a volte nascosti ad un primo sguardo.
Allora prendono senso tutte quelle prediche più volte ascoltate e capiamo perchè è importante partire da se stessi per costruire un mondo di pace.

venerdì 19 settembre 2008

Impressioni di Settembre

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odore della terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te.
Quanto verde tutto intorno, e ancor più in là
sembra quasi un mare l'erba,
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda...

Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me.
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
respiro la nebbia, penso a te.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono un uomo, un uomo in cerca di se stesso.
No, cosa sono adesso non lo so,
sono solo, solo il suono del mio passo.
e intanto il sole tra la nebbia filtra già
il giorno come sempre sarà.

(PFM)

venerdì 5 settembre 2008

Ciò che conta

Ho scritto questo post almeno in sei modi differenti; digitavo in fretta; perchè vivido e ben presente nella mente e nel cuore quello che volevo comunicare. Poi però rileggendo ho instintivamente appoggiato il dito su un singolo tasto... parole eliminate, o forse solo messe al sicuro; è almeno la terza volta di fila che mi succede; se continuo così probabilmente chiuderò il blog.

Coglierò l'occasione per tacere e ascoltare ancora una volta parole vive; così vere e attuali che non vale la pena di aggiungervi nulla. Non ho niente da dire io; ma come al solito, solo da imparare...

"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova."

(1 Cor 13,1-3)

mercoledì 27 agosto 2008

Amico nemico

Dopo che ad Assisi abbiamo cantato tutte le canzoni dello Zecchino d'oro che ci ricordavamo, sono andata a ricercarmi le mie preferite; tra queste: "Amico nemico" presa dal 38° Zecchino d'oro del 1995...

Un nemico è un amico
che ti sembra diverso e non lo è,
un fratello che hai perso
e non sai ritrovare più in te.
Una goccia d’acqua azzurra nel mare
in quel mare dove nuoti anche tu,
un nemico è un amico
lui sei tu.

Un nemico è un amico..................Amico è!
stessa voglia di vita che tu hai
stessa musica in mente
le stessissime cose che tu fai.
Anche lui avrà un bel pacco di sogni
e speranze che si porta con sé,
un nemico è un amico
lui è te.

Ma che ti importa del colore,
del passaporto che lui ha
e se non sai che Dio prega
dimmi un po’ che differenza farà.

Un nemico è un amico...............Amico é!
anche se non è l’angelo che vuoi,
alla fine dei conti
non siamo mica dei santi neanche noi.
Una volta che nessuno è perfetto
l’importante è fare il meglio che puoi,
un nemico è un amico
lui è noi.

Ma che ti importa del colore,
del passaporto che lui ha
e se non sai che Dio prega
dimmi un po’ che differenza farà.

Un nemico è un amico.................Amico é!
che ti sembra diverso e non lo è,
un fratello che hai perso
e non sai ritrovare più in te.
Una goccia d’acqua azzurra nel mare
in quel mare dove nuoti anche tu,
un nemico è un amico

Lui sei...
Noi siamo...
Lui sei...
Noi siamo...
Lui sei...
Noi siamo...
Tutti insieme tu!

Testo e musica: A. e F. Testa

venerdì 22 agosto 2008

Il tempo

"Il tempo, successione evolutiva dell'ambiente umano, è il dialogo che l'eternità, cioè Dio Creatore e Padre, tiene con ogni uomo: discreta e libera offerta di farsi capire, accettare e voler bene"

("Il tempo tra scienza e filosofia" nelle conclusioni del trattato di Roberto Busa dal titolo "Riflessioni sul tempo")

venerdì 1 agosto 2008

Piacere di conoscermi!

Ci sono volte in cui ti trovi obbligato ad avere a che fare con te stesso come fossi un estraneo, scopri segreti che ti sei nascosto, bugie con le quali ti sei ingannato, e riconquisti un po' della tua identità... un po' della tua libertà!

domenica 13 luglio 2008

Basta lamentarsi!

Basta! Basta! Basta!
Ad un tratto ti accorgi davvero di quanto sia inutile lamentarsi; inutile perchè appesantisce te e tutti quelli che ti stanno intorno, inutile perchè le cose non le cambi e non migliori di sicuro la tua situazione. Non ho bisogno delle vaghe comprensioni di chi si sorbisce volente o nolente le mie lagne, e neanche di trastullarmi mantenendo vivo un passato che non è già più. Ma la soluzione non è smettere di parlarne per risparmiare il prossimo (espediente comunque positivo, indubbiamente), ma decidersi a lasciare andare quello che è successo al fiume inesorabile del tempo per non rischiare di soccombere alla sua forza trascinatrice. Quello è il difficile; non evitare di esporre le proprie lamentele illudendosi così di crescere e divenire in grado di sopportare dentro di se sgarbi di vario genere, ma liberare il cuore da un peso inutile che fa da zavorra. Tenersi dentro tutto è deleterio: cresce esponenzialmente, a dismisura, diventando qualcosa che non è, prendendosi un valore che non merita, e prima o poi scoppi, così scade anche il tuo buon proposito di non lamentarsi... la parola d'ordine invece deve essere lasciare andare; lasciare! Se non hai nulla da rimproverarti, lascia tutto alle spalle; se hai sbagliato qualcosa, anche! Prima di farlo abbi solo l'accortezza di cogliere l'insegnamento ricevuto. Poi basta, dimentica, lascia che sedimenti, in modo che piccoli moti interiori non abbiano la possibilità di risollevare tutto di nuovo, o meglio ancora lascialo dietro di te, non per dimenticarlo e toglierlo dalla tua storia, ma per essere libero di continuare; con il cuore libero per ciò che conta davvero.

venerdì 11 luglio 2008

Oggi

Oggi voglio stare nell'oggi; lasciare che ieri rimanga di ieri e che domani ancora non sia, fino a domani.

lunedì 7 luglio 2008

Matriosca infinita?

Come in una matriosca stregata, apro inquietanti bamboline dal sorriso stampato cercando una fine che non sembra esistere. Come se la serenità recuperata sempre più faticosamente fosse la chiave, inesorabilmente compromessa, che senza cercare il mio consenso apre la successiva.

domenica 6 luglio 2008

Una via d'uscita?

Una lotta contro il tempo, che sembra non passare mai, eppure ti scorre via tra le mani inesorabilmente, lasciandoti con un nulla di fatto. Quasi ne perdi la cognizione e ti sembra di buttarne via a palate. Tempo perso o tempo speso? Non riesco a decidermi... perchè è così importante per me saperlo? Tempo prezioso forse, che scandisce un lento e continuo lavorio, un impercettibile cambiamento, o un susseguirsi di incomprensibili andirivieni fini a se stessi, al più destinati a sfinire ogni energia trascinandoti in frustranti vicoli ciechi? Non posso accettare una tale assenza di senso. L'orgoglio bussa e freme; non mi permette di lavorare a testa bassa senza pretesa alcuna di riuscita; scalpita riportando alla mente tutte le rinunce, la fatica, le domande; mi ricorda tutto quello che ho messo in gioco, e sottolinea il nonsenso, l'ingiusto che mal si cela dietro tutta la vicenda. Forse ha anche ragione, ma scopri in fretta quanto poco utile sia crogiolarsi in risentimenti che altro non fanno se non trascinarti in un mondo alternativo per nulla reale, creato da te, che genera solo altra rabbia per quanto strida così tanto con la realtà: il mondo dei se e dei ma, del "sarebbe giusto" e del "sarebbe stato"... Allora pensi di eliminare quest'orgoglio ingannatore; ma vano sarebbe ucciderlo, cedere, buttare tutto adesso sarebbe folle e deleterio. Una disfatta della quale non ho certo bisogno!
Come scampare allora ad una tale umiliazione? Forse con la forza dell'umiltà; povera, che non pretende di capire sempre il senso delle cose fino in fondo prima di accettarle; semplice, che accetta di andare avanti anche senza l'assicurazione della riuscita; serena, che non si sofferma a macinare nervoso quando "non va come voglio io"; fiduciosa, che non conta solo sulle proprie forze; mite, che non tenta di difendersi attaccando con rabbia chi viene ritenuto causa del disagio che sta vivendo (e anche chi si sa bene non centri nulla...).
Forse solo così si può evitare il disastro; indipendentemente dall'esito della battaglia; forse solo così si può davvero arrivare vincitori alla fine di questo round.

venerdì 27 giugno 2008

Momenti d'ordinaria follia



h 19,20

Istinti piromani...

Ma sorge un dubbio: se questo è il tavolo di lavoro... cosa c'è nel cervello???

giovedì 19 giugno 2008

BUONA VITA!

Siamo a giugno... siamo alla fine del terzo anno universitario; e come ogni volta che finisce qualcosa che era diventato quotidianità ci si ferma un attimo per fare il punto della situazione e guardare prima indietro e poi avanti per ripartire...

Una chiacchierata nel giardino dell'"Uni"...
"e tu cosa farai l'anno prossimo?"...

Abbiamo condiviso tre anni, ed ora in un attimo realizziamo che è terminato il tratto di cammino percorso insieme ed è giunto il momento di andare avanti, ognuno per la propria strada.

Sono stati tre anni intensi, ricchi di esperienze, ma soprattutto di crescita per ognuno; siamo cambiati tanto, siamo cambiati insieme, ed ora, guardiamo avanti ancora insieme, ma verso orizzonti diversi, a volte lontani, consapevoli che nonostante i buoni propositi, le situazioni della vita ci faranno perdere di vista; ma il tempo passato non potrà scomparire: si è ritagliato in noi uno spazio indelebile, nascosto nella trama stessa della nostra vita. Così ripartiamo ora, con speranza; ci accomuna quel desiderio che più volte abbiamo colto nelle nostre chiacchierate: la voglia di cambiare le cose, di fare della nostra vita qualcosa di grande per fare nel mondo qualcosa di bello. Ognuno verso il suo futuro, ognuno sul suo percorso, ognuno con il proprio mezzo; facendo tesoro del vissuto, pronti a giocare in prima persona le sfide che ci aspettano.

Ci incontreremo ancora in giro, ci vedremo prima degli esami, chatteremo su internet... Ma voglio salutare tutti con l'augurio che mi ha fatto uno di voi... un augurio che assomiglia un po' ad un addio, che nella sua semplicità racchiude tutta grandezza del nostro futuro:

"BUONA VITA!!!"

mercoledì 11 giugno 2008

Pilgrim

Pilgrim, how you journey..............................................................Pellegrino, come viaggi
on the road you chose..................................................................sulla strada che hai scelto
to find out why the winds die............................................per scoprire dove il vento muore
and where the stories go.............................................................e dove vanno le storie.

All days come from one day...........................................Tutti i giorni vengono da un giorno
that much you must know,....................................................che tu dovresti conoscere,
you cannot change what's over........................................non puoi cambiare ciò che è finito
but only where you go...............................................................ma solo dove andare.

One way leads to diamonds.................................................Una strada porta ai diamanti,
one way leads to gold,..............................................................una strada porta all'oro,
another leads you only...........................................................un'altra porta solamente
to everything you're told........................................................a tutto ciò che hai detto.
In your heart you wonder.....................................................Nel tuo cuore immagini
which of these is true;............................................................quale di queste è vera;
the road that leads to nowhere,................................la strada che porta in nessun posto,
the road that leads to you....................................................la strada che porta a te.

Will you find the answer.....................................................Troverai la risposta
in all you say and do?...........................................................in ciò che dici e fai?
Will you find the answer......................................................Troverai la risposta
In you? .............................................................................................In te?

Each heart is a pilgrim,................................................Ogni cuore è un pellegrino,
each one wants to know.................................................Ogni cuore vuole sapere
the reason why the winds die................................la ragione per cui il vento muore
and where the stories go.................................................e dove vanno le storie.

Pilgrim, in your journey............................................Pellegrino, nel tuo viaggio
you may travel far,...........................................................puoi andare lontano,
for pilgrim it's a long way ........................................Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... ................................................per scoprire chi sei...

Pilgrim, it's a long way...............................................Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... ................................................per scoprire chi sei...

Pilgrim, it's a long way...............................................Pellegrino, è una lunga strada
to find out who you are... .................................................per scoprire chi sei...

(Enya)

lunedì 9 giugno 2008

Per staccare un po'...

(Illusione ottica... in realtà è tutto fermo. per convincerti prova a guardare le freccine rosse...)

mercoledì 4 giugno 2008

l'Amicizia

5Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti.
6Siano in molti coloro che vivono in pace con te,
ma i tuoi consiglieri uno su mille.
7Se intendi farti un amico, mettilo alla prova;
e non fidarti subito di lui.
8C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
9C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
10C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
11Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso,
e parlerà liberamente con i tuoi familiari.
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e dalla tua presenza si nasconderà.
13Tieniti lontano dai tuoi nemici,
e dai tuoi amici guàrdati.
14Un amico fedele è una protezione potente,
chi lo trova, trova un tesoro.
15Per un amico fedele, non c'è prezzo,
non c'è peso per il suo valore.
16Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore.
17Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,
perché come uno è, così sarà il suo amico.
(Sir 6,5-17)

mercoledì 28 maggio 2008

Tornare

Tornare da un viaggio è apparentemente più semplice che partire; dovrebbe essere il rientro in uno stato di sicurezza, una quotidianità che ci appartiene, ma paradossalmente è ancor più faticoso che decidere di andare. Non ti senti del tutto a tuo agio: passeggi per il paese e non capisci cosa non vada, ti guardi attorno fischiettando, assaporando l'aria fresca e il sole sul viso... la gente al bordo della strada ti guarda incuriosita "Chissà cosa stanno pensando?" ma ti sta stretto questo pensiero e te ne liberi in fretta, scrollandotelo di dosso come fosse il bozzolo di una crisalide: non ti permette di volare alto...

Vorresti ancora quella libertà: vivere di ciò che è essenziale, pensare con limpido ottimismo al mondo, gustare la semplicità di ciò che è autentico. Tutto quello che ti limita in tal senso è un peso fastidioso col quale devi imparare a convivere, perchè la fuga non è ammessa, nè ora nè mai. Neanche nel cammino puoi dire di essere stata al riparo da tutto questo, ma ti è stata concessa qualche boccata d'aria: momenti in cui hai potuto essere veramente te stessa fino in fondo; in piena libertà.

Ti chiedi se sia possibile che sia già cambiato qualcosa dalla tua partenza... ma ti accorgi che è proprio tutto come prima; quella diversa sei tu: Straniera nel proprio paese, estranea a questa quotidianità, aliena ad una realtà che non ti appartiene.

martedì 27 maggio 2008

Il valore del vero

Preferisco la peggiore verità alla migliore bugia.
La bugia può illuderti con dolcezza, ma non ha valore: solo la verità è reale e questo basta.

giovedì 1 maggio 2008

Partire

Partire è anzitutto uscire da sé. Rompere quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel nostro "io". Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita. Partire è non lasciarsi chiudere negli angusti problemi del piccolo mondo cui apparteniamo: qualunque sia l'importanza di questo nostro mondo l'umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire. Partire non è divorare chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche. Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato di un buon camminatore. E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni. Beato chi si sente eternamente in viaggio e in ogni prossimo vede un compagno desiderato. Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il momento in cui cominciano a disperare. Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore, ridà coraggio e gusto per il cammino. Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e umano.

(Helder Camara, Camminiamo la speranza)

domenica 27 aprile 2008

Guardare oltre





a volte occorre fissare la vista all'infinito per vedere la realtà delle cose...

(consiglio di aprire l'immagine per vederla meglio)

martedì 22 aprile 2008

Mysterious Ways

Just when I thought I had it figured out................................ Appena penso di aver capito
Just when I thought I had the answers..............................Appena penso di avere le risposte
You came along so full of promises..................................Tu vieni da me così pieno di promesse
Full of grace and second chances.....................................pieno di grazia e di seconde possibilità

For a while I tried to shut it out...........................................per un po' ho provato ad eliminarlo
For a while I tried to fight it...................................................per un po' ho provato a combatterlo
But now I see that there just ain't no use..................................ma adesso vedo che non serve
There ain't no reason to deny it.....................................................non c'è ragione per negarlo

Oh - ya just never know, no you don't.....................................Oh, solo non lo sai, no non lo sai

The world is full of mysteries..................................................che il mondo è pieno di misteri
Full of magic and of wonder........................................................pieno di magia e meraviglie
There's so much more than what we see.......................c'è così tanto più di quello che vediamo
Can't explain the spell I'm under.......................non posso spiegare l'incantesimo sotto il quale sono
Everytime I look upon your face......................................Ogni volta che guardo al tuo viso
I'm constantly amazed...........................................................sono costantemente affascinato
And love moves through my days......................................e l'amore agisce nei miei giorni
In mysterious ways.........................................................................in modi misteriosi

They say the heart is shaped just like a fist..............dicono che il cuore sia fatto come un pugno
Holding in its feelings..........................................................che trattiene i suoi sentimenti
I say the heart is like an open hand......................io dico che il cuore è come una mano aperta
Holding out and healing.......................................................che porta fuori e guarisce

Oh wherever you go - don't ya know...............................oh ovunque vai - non lo sai

The world is full of mysteries..................................................che il mondo è pieno di misteri
Full of magic and of wonder........................................................pieno di magia e meraviglie
There's so much more than what we see.......................c'è così tanto più di quello che vediamo
Can't explain the spell I'm under.......................non posso spiegare l'incantesimo sotto il quale sono
Everytime I look upon your face......................................Ogni volta che guardo al tuo viso
I'm constantly amazed...........................................................sono costantemente affascinato
And love moves through my days......................................e l'amore agisce nei miei giorni
In mysterious ways.........................................................................in modi misteriosi

Bryan Adams

lunedì 7 aprile 2008

Padri del deserto...

Fu chiesto un giorno ad un padre:
"Padre, cosa fate nel deserto?"
Rispose:
"Cadiamo e ci rialziamo. Cadiamo e ci rialziamo. Cadiamo e ci rialziamo un'altra volta..."

domenica 30 marzo 2008

Stop & Go

Eccomi appena tornata da questi tre giorni intensi; un'esperienza favolosa che mi lascia un notevole bagaglio che va al di là degli appunti presi al workshop, dei trucchi imparati con la moneta e le stringhe, del materiale scaricato su una chiavetta...
Questo post è dedicato a tutti quelli che c'erano, a quelli che probabilmente incontrerò di nuovo settimana prossima, a quelli che ritroverò nelle iniziative a livello diocesano, a quelli che probabilmente non incroceranno più la mia strada, ma mi hanno donato in questi tre giorni qualcosa di speciale.
Vorrei scrivere tanti nomi, e lunghe storie, ma non è questo il luogo per farlo; qui scriverò solo delle frasi, spero che gli interessati capiranno, e ovunque si trovano sorrideranno con me ripensando a questi giorni.

...Nel profondo silenzio della notte si possono udire crescere e sbocciare i fiori... (auguri per Sidney!!!)

"E ti rialzerà, ti solleverà su ali d'aquila, ti reggerà..." Vola alto e punta sempre al meglio; hai ali ampie e robuste che ti sorreggono anche verso le vette più ardite!

Chiudi gli occhi e concentrati sul respiro! (scherzo!) Caso, probabilità, Carbonio 14, assoluto, scuola... vivere sul confine sottile dove scienza e fede si incontrano!

grazie della bella chiacchierata cucitore di fiacche!

Serenità in serata!

Ma cosa rivelano gli esami stratigrafici del battistero? Perchè ha la pianta ottagonale? (Bravissimo e simpaticissimo musicista; ottimo esempio di talenti "persi" e ritrovati)

è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago... o una mano nella piccola asola di una stringa? Soffia sul nodo!!! (...aspettando la mail con le sitruzioni!)

trentatrè trentini entrarono in Trento tutti e trentatrè trotterellando!!! Visto che ho imparato??

Auguri per la tua classe di biochimica "creativizzata"!

NO, però...

Un salutone al "giapponese" senza glutine! Ci vediamo a maggio!

W Pink Floyd e Deep Purple!

... quel sassolino bianco...

"Sei un Pagano!!!" (non so se hai notato che abbiamo rischiato una multa...)

Sicuro che non vada in lavatrice?

Devo confessarti che non fatico a immaginarti come "Domenico"... (ma è un complimento!)

Eliminiamo i criceti dal cervello!

Ogni tipo di pasta ha il suo tempo di cottura...

Sono contenta di avervi conosciuto (e incontrato per quelli che già conoscevo), avete reso questi tre giorni veramente indimenticabili, al di là di ogni previsione. Tre giorni che possono diventare un modello, dello stare insieme, del lavorare insieme, del remare nella stessa direzione nell'unità di molteplici e multiformi forze.
Grazie a tutti!

giovedì 20 marzo 2008

Volare

Non si può volare alto agganciati ad una palla di cannone,
non si può volare alto con la vista annebbiata dall’egoismo,
non si può volare alto intorpiditi dall’indifferenza,
non si può volare alto con le ali impacciate dal fango,
non si può volare alto legati a troppe cose che trascinano a terra.
C’è solo un modo per potersi librare leggeri nel cielo:
assecondare il vento che soffia, anche quando non si capisce dove porta.
Fiducia, questa è la vera libertà.
Una boccata d’aria in un mondo troppo inquinato,
così abituato a stare coi piedi per terra da essersi dimenticato di saper volare.

mercoledì 19 marzo 2008

E Dio creò il padre

Quando il buon Dio decise di creare il padre, co­minciò con una struttura piuttosto alta e robusta. Allora un'angelo che era lì vicino gli chiese: «Ma che razza di padre è questo? Se i bambini li farai alti come un soldo di cacio, perché hai fatto il padre così grande? Non potrà giocare con le biglie senza met­tersi in ginocchio, rimboccare le coperte al suo bam­bino senza chinarsi e nemmeno baciarlo senza quasi piegarsi in due!». Dio sorrise e rispose: «E vero, ma se lo faccio piccolo come un bambino, i bambini non avranno nes­suno su cui alzare lo sguardo». Quando poi fece le mani del padre, Dio le mo­dellò abbastanza grandi e muscolose. L'angelo scosse la testa e disse: «Ma... mani co­sì grandi non possono aprire e chiudere spille da ba­lia, abbottonare e sbottonare bottoncini e nemmeno legare treccine o togliere una scheggia da un dito». Dio sorrise e disse: «Lo so, ma sono abbastanza grandi per contenere tutto quello che c'è nelle tasche di un bambino e abbastanza piccole per poter strin­gere nel palmo il suo visetto». Dio stava creando i due più grossi piedi che si fos­sero mai visti, quando l'angelo sbottò: «Non è giu­sto. Credi davvero che queste due barcacce riusci­rebbero a saltar fuori dal letto la mattina presto quando il bebè piange? O a passare fra un nugolo di bambini che giocano, senza schiacciarne per lo meno due?». Dio sorrise e rispose: «Stà tranquillo, andranno benissimo. Vedrai: serviranno a tenere in bilico un bambino che vuol giocare a cavalluccio o a scaccia­re i topi nella casa di campagna oppure a sfoggiare scarpe che non andrebbero bene a nessun altro». Dio lavorò tutta la notte, dando al padre poche parole ma una voce ferma e autorevole; occhi che ve­devano tutto, eppure rimanevano calmi e tolleranti. Infine, dopo essere rimasto un po' sovrappensiero, aggiunse un ultimo tocco: le lacrime. Poi si volse al­l'angelo e domandò: «E adesso sei convinto che un padre possa amare quanto una madre?».
(Bruno Ferrero, C'è qualcuno lassù)

martedì 18 marzo 2008

Studiando...

Il "Divenire nello spazio" si manifesta come "Essere nello spaziotempo".
(Albert Einstein)

Curioso come studiando la relatività speciale si trovino rimandi all'assoluto!

lunedì 18 febbraio 2008

venerdì 8 febbraio 2008

Esserci

La vita è strana
Non è cattiva ma nemmeno buona
Sicuramente conta la fortuna
E un pizzico di abilità
Il manuale
Ha poche pagine ed è scritto male
Non spiega quali procedure usare
Se ci si trova in difficoltà

Così c’è da improvvisare
Stando attenti a premere
I pulsanti giusti e andare
Dritto senza sbattere

Esserci, esser qui
È già un grande risultato
Esserci, esser qui
Senza avere mai barato

Bisogna andare
Senza sapere cosa e come fare
Sperando di riuscire ad imparare
Ogni giorno qualcosa in più
Per non sbagliare
O almeno per provare a limitare
I danni ed evitare il temporale
Fare di necessità virtù

Qualche volta ci si riesce
Qualche volta invece no
L’errore non si capisce
Prima di commetterlo

Esserci, esser qui
È già un grande risultato
Esserci, esser qui
Senza avere mai barato

E ci può stare
Qualcosa sarebbe potuto andare
Diversamente senza qualche errore
Magari ragionandoci un po’
Certe parole
Non dette o dette troppo tardi e male
Azioni che ancora fanno soffrire
E come pietre ci pesano

Si poteva fare meglio
Ma anche peggio di così
E seppur con qualche sbaglio
Noi siamo bravissimi

Esserci, esser qui
È già un grande risultato
Esserci, esser qui
Senza avere mai barato
Esserci, esser qui
È già un grande risultato
Esserci, esser qui
Senza avere mai barato

Ricordo la prima volta che ho ascoltato questa canzone: le sue parole sembravano fatte apposta per me; per me che voglio un libretto con le istruzioni per tutto, che prima di agire cerco di avere tutto sotto controllo, che non accetto di sbagliare, che macino e rimacino rimorsi inutili, che non mi accontento mai di quello che faccio… Ormai è un inno, credo sarebbe utile che me la cantassi un po’ più spesso! Sentirla mi fa venire in mente un’accozzaglia di ricordi, per lo più di quest’estate; traguardi raggiunti, mancati, evitati, ricercati, regalati, tolti… Ma soprattutto mi ricorda che in fin dei conti, l’importante è esserci; essere noi stessi, dare il massimo, crescere…perché in fin dei conti…va già tutto bene così.

lunedì 4 febbraio 2008

Delusione

Il vino che credevi pregiato col passare del tempo al posto di impreziosirsi diventa aceto e puoi assaggiarne l’aspro retrogusto già da ora…
E tutte le tue speranze si infrangono nell’amarezza e nella pacata indifferenza che tu quasi nemmeno distingui, sotto una sottile patina lucente, del valore di uno zircone che credevi diamante.
Davvero è un processo irreversibile? Bisogna arrendersi all’evidenza? Quasi sicuramente mi farò del male, ma voglio scavare in profondità sotto alla superficie con la flebile ma ferma luce della speranza sempre tra le mani; magari scoprirò una gemma ancora più preziosa, oppure solo fredda terra che mi priverà definitivamente di quello che in effetti non ho mai posseduto. Una sola cosa è sicura, ed è l’unica che importa: arriverò alla verità, qualunque essa sia.

martedì 29 gennaio 2008

Al Cern...

La visita al Cern è stata molto interessante, e mi ha dato un sacco di spunti di riflessione, a prescindere dalle stupende teorie fisiche e matematiche che ci permetteranno forse un giorno di capire ciò che ci circonda.
Quello che mi ha stupita di più, credo siano state le dimensioni dell’esperimento Atlas, che ad altro non serve che rilevare particelle di dimensioni infinitesime: cosa abbiamo dovuto costruire per capirne un po’ di più? Siamo arrivati ad apparecchi di migliaia di tonnellate: macchinari di centinaia di metri per cercare di dare una sbirciatina nell’infinitamente piccolo… E questo non ha potuto che far nascere un pensiero nella mia mente: quanto è piccolo l’uomo rispetto alle particelle elementari!
Detto così sembra un paradosso, ma solo per chi non si è trovato in quel tunnel e in quella caverna, davanti a uno degli esperimenti di punta del genere umano: ancora oggi la natura rimane un mistero e scoprire qualcosa di più richiede sempre più spese di energie; per un attimo mi sono chiesta se ne valesse davvero la pena, ma forse non è una domanda lecita: forse occorre chiedersi cosa stiamo cercando davvero?
Un commento anonimo al mio ultimo post affermava:

“Dopo tutte queste belle scoperte che verranno fatte rimarranno ancora delle domande: ad opera di chi? per quale scopo io sono qui? ...”

Credo che in fondo sia la domanda che ci portiamo dentro tutti; ognuno a modo suo cerca di rispondere come può, e se da un lato è importante per l’umanità scoprire le origini dell’universo, all’uomo questo non basta, e addirittura pare non aggiungere assolutamente niente alla ricerca di senso che ognuno ha nel cuore.
La scienza affascina: come non rimanere a bocca aperta di fronte alle scoperte fatte finora o alle speranze per il futuro di sapere cosa è successo durante il Big Bang… e se da un lato sembra trasformare tutto in una fredda sequenza di causa ed effetto, dall’altro permette l’apertura al mistero nello stupore di chi osserva con attenzione una meraviglia che non gli appartiene, che non è in grado di riprodurre nemmeno nelle sue parti infinitesime, che addirittura non riesce nemmeno a comprendere appieno. La domanda successiva, davanti a questa contemplazione è proprio: “ad opera di chi?”
Possiamo accontentarci di scoprire che nel Big Bang si siano formate materia e antimateria e che le particelle simmetriche si siano annichilate negli istanti successivi? Perché allora non è sparito tutto nel nulla da cui arrivava? Possiamo accontentarci di affermare che per un motivo del tutto casuale c’è stata una sovrabbondanza della materia ed è per questo che noi oggi esistiamo? Una probabilità un po’ troppo bassa per essere lasciata al caso…

Ma ammettiamo che per caso il nulla abbia deciso di esplodere, per caso una forza più piccola della cosiddetta “forza debole” abbia fatto in modo che per caso ci fosse una sovrabbondanza di materia che non ha potuto annichilare e sparire insieme alla sua corrispettiva antimateria; per caso altre forze (che noi chiamiamo fondamentali) hanno permesso la formazione della materia a partire dalle particelle elementari; per caso questa materia ha formato stelle e pianeti: una infinità di galassie e ammassi stellari, e per caso in un angolo sperduto e infinitamente piccolo del cosmo un pianeta che abbiamo chiamato Terra, si trova a gravitare con altri attorno ad una stella, il Sole. Per caso si trova alla distanza giusta questa stella che per caso ha le dimensioni e il calore perfette per permettere al pianeta di accogliere la vita… la vita… per caso???

La scienza si ferma qui! Ed è giusto che non tenti di andare oltre: non ha e non avrà mai gli strumenti per farlo. Può accompagnare al confine, e dare un pizzico di soddisfazione alla nostra sete e alla nostra ricerca, ma non riuscirà mai a placarla del tutto. Da qui in poi nessuno è esente dal dovere di cercare: tutti i parametri scientifici non funzionano più; non vale nemmeno più la prova sperimentale; non valgono, se non in una piccolissima parte, neanche le ricerche degli altri; ognuno è chiamato in causa per partecipare attivamente a questa ricerca del tutto particolare, in grado di dare davvero un senso alla propria esistenza. Cosa o Chi attende di essere trovato sarà davvero la scoperta più importante della storia umana, perché è alla base della propria storia, della propria vita; e sarà la risposta alla domanda di ogni scienziato, di ogni ricercatore, di ogni uomo: “per quale scopo io sono qui?”

lunedì 28 gennaio 2008

ATLAS & LHC (Cern)




l’ LHC (Large Hadron Collider) è l’apparato più famoso e imponente del Cern. Un anello di 27 km di diametro, collocato a 100 m di profondità tra la Svizzera e la Francia, all’interno del quale verranno accelerati protoni, che si scontreranno tra di loro ad una velocità quasi pari a quella della luce, per studiare le loro interazioni. I protoni saranno sparati l’uno contro l’altro con una energia di 7+7 Tev (=14 mila miliardi di elettronvolt) con campi magnetici di 10 Tesla (200 volte il campo magnetico terrestre).I protoni,lanciati a tutta velocità, si scontreranno al ritmo di 1 miliardo di collisioni al secondo; a rilevare i detriti, di dimensioni infinitesime, ci saranno 4 apparecchi, ognuno dei quali contiene più ferro della Torre Eiffel.Saranno 1.700 magneti superconduttori guidare i protoni nella loro orbita circolare, e la precisione nel collocare questi monoliti, lunghi 10 metri e pesanti 30 tonnellate, raffreddati ad appena 2 gradi al di sopra dello zero assoluto, deve essere massima: solo un errore di 1/10 di millimetro è tollerato. Per elaborare la mole di dati provenienti dal sottosuolo, sarà necessaria la collaborazione di 12 centri di calcolo in tutto il mondo, capaci di riempire un DVD ogni 5 secondi.
ATLAS è un vero e proprio gigante: 44 metri di altezza per 22 m di diametro per un totale di circa 7000 tonnellate di peso. È uno dei macchinari di punta della ricerca mondiale: entrerà in funzione in primavera e permetterà di rilevare dati riguardanti l’interazione protone-protone all’interno di LHC. I fasci di protoni si scontreranno proprio in ATLAS grazie al quale sarà possibile ottenere dati finora inimmaginabili che lasciano spazio anche ad un po’ di fantascienza.
Dalle collisioni si sprigioneranno energie simili a quelle delle stelle, tanto grandi da simulare ciò che avvenne un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang e trasformare i fisici in una sorta di archeologi del cosmo: gli esperimenti permetteranno di conoscere le caratteristiche che la materia aveva subito dopo il Big Bang
Due sono i misteri principali cui la gigantesca macchina dovrebbe dare risposta: trovare e studiare una particella teorizzata dalla fisica, ma finora sempre sfuggita alla caccia dei ricercatori, dalla quale si pensa dipenda la massa di tutte le altre particelle (bosone di Higgs). E capire la natura della Materia Oscura, della quale è composta buona parte dell'Universo (ce lo confermano i calcoli) ma di cui non si conosce nulla di concreto.
Atlas si occuperà anche della produzione e, soprattutto, dello studio dei modi di decadimento del quark top, della ricerca di particelle "supersimmetriche" ed eventuali segnali di fisica oltre il Modello Standard (nuovi bosoni vettori, struttura interna di quark e leptoni, leptoquarks, etc….).

martedì 15 gennaio 2008

Scelta


Finalmente fuori dalla stretta dell’angoscia, come usciti dal collo stretto di un imbuto, incanalati già in una decisione consapevole, pronti a farsi trasportare fiduciosi in questa nuova via, e tutto si schiarisce, e si ridimensiona nelle sue giuste proporzioni: la luce illumina ora tutte le ombre e l’ignoto non fa più paura, ma si riaccende la speranza, anche se non è sparito il rischio del salto nel vuoto che abbiamo dovuto fare. Il mondo non ti ha dato una mano: ognuno ha dato il proprio preziosissimo e indispensabile parere confondendo ancora di più la mente, scombinando anche le fragili certezze alle quali ti aggrappavi. Ma ad un tratto tutto è stato chiaro: dopo la decisione; quasi ti stupisci di come fosse possibile non vedere il traguardo da dove ti trovavi, in fin dei conti avevi già nelle tue stesse mani ogni risposta. E la serenità torna a illuminare il volto ora pieno della determinazione e della sicurezza di chi prende la propria vita nelle mani per giocarla fino in fondo come protagonista.

venerdì 11 gennaio 2008

Indecisione

Porta in se la grande sete di riuscita ma fa pregustare l’amarezza del fallimento; così vivida l’immagine della caduta che sembra non esserci nemmeno più una scelta vincente. Consuma dall’interno e preme mettendoti alle strette; pone cupe nubi su tutti i pensieri nascenti e soffoca il desiderio di novità. Paure, angosce, preoccupazioni appesantiscono il cuore e lo chiudono in se stesso, rendendolo incapace di percepire la luce che porta chiarezza illuminando la scelta per renderla consapevole e matura.

giovedì 10 gennaio 2008

Guarda!!!

Vedo una bellezza nuova, sconosciuta, e cerco di additarla al mio vicino perché possa goderne anche lui, odo armonia, respiro novità, tocco freschezza e gusto dolcezza, ma lui vede solo povertà, ode note stridenti e chiama tutto ciò “vecchio”, “superato” pur non sapendo di che parla; non percepisce il suo sollievo e la sua bocca non sente alcun sapore. Mi invade un grande dispiacere; non per la sua incomprensione, ma di compassione nei suoi confronti perché non riesce a godere di quello che io vedo.