venerdì 3 agosto 2007

Male

Strano come il male e il dolore abbiano un apparenza ingannevole: da lontano sembrano delle entità dignitose, che richiedono il coraggio dei forti, i quali nel confronto escono vittoriosi: dei veri eroi, che combattono contro il male. Chi di noi non ha mai sognato di essere tra questa schiera di trionfanti paladini? Sprezzanti del pericolo, resistenti al dolore fisico, impavidi di fronte alla minaccia di morte, fieri e resistenti anche nella prova morale…
Tu che dall’altra parte dello schermo stai scrutando queste parole con fare dubbioso, non puoi negare di essere stato anche tu, almeno una volta, un valoroso cavaliere del bene senza macchia e senza paura in uno dei tuoi sogni più audaci…
Poi un bel giorno quel male ti arriva addosso veramente, basta la morte di una persona conosciuta, o rimanere inguaiati a causa di un gesto stupido, è sufficiente il passo falso di un amico, o una questione assurda che ti arriva addosso senza nessun motivo apparente. E spariscono tutti i valorosi guerrieri e gli eroi e ti ritrovi davanti al nulla, davanti ad un qualcosa di sconosciuto che sempre avevi sottovalutato, davanti ad una “cosa” che non sai nemmeno bene come definire, ma che si porta appresso solo tanto freddo; ha perso tutta la sua promessa di gloria, e ora lo vedi per quello che è: non ha più quella parvenza di fierezza, non ha decoro né onore… è brutto! Riscopriamo quella parolina ingenua tanto usata da bambini, e insieme quell’emozione primordiale che ci portiamo dietro; sì lo avevamo già capito come funzionava, ma abbiamo preferito indorare la pillola con qualche bel film epico, ora ecco che riaffiora: è brutto! È male! È pesante ma ti crea un senso di vuoto dentro, è insipido eppure lascia l’amaro in bocca; è reale, forse troppo, invece un senso di incredula irrealtà lo avvolge…
E dove sono finiti gli eroi? Sono stati i primi a darsela a gambe e ti hanno lasciato lì da solo, senza scudo né armatura, niente spada, nemmeno una freccia nella faretra… Sei solo tu…ti guardi attorno, non puoi scappare, non c’è alcun luogo ove nascondersi, sai che sul tuo avversario non hai nessun potere e allora cosa fare? Arrendersi e soccombere? Giammai! Ma come lottare contro questo nemico? Con quali armi? Tutt’a un tratto ogni strategia che ci viene in mente sembra inadeguata…
Chi può vincerlo? E come?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Di fronte al male che ci viene addosso più che la forza degli eroi ci vuole la sapienza del contadino.
Di fronte alla natura che lo circonda riconosce le avversità che gli vengono addosso come una catastrofe che non può evitare, ma sa anche che la natura ha un ciclo che da vita... e se oggi ti fa soffrire, domani ti darà nuovi frutti da mangiare... sa che a volte si tratta di attendere, a volte di zappare, a volte concimare o innaffiare, a volte stradicare... la sapienza del contadino è quella che ci salva perchè è capace di alzare gli occhi al cielo, quando non sa più che risposte darsi.